Avevamo tanti progetti nella nostra mente, tante nuove idee che si sono infrante sulla triste realtà di questi mesi.
Abbiamo visto tanti amici andarsene in silenzio senza la vicinanza dei loro cari. Sentiamo adesso tante polemiche che fanno male a chi ha lavorato fianco a fianco, combattendo ogni giorno e rischiando di “suo” per annientare questo “virus”. Nostro compito è però quello di far sentire i nostri “ospiti” il più possibile nella normalità, anche se di normale questi mesi non hanno avuto niente per nessuno. Restare soli a mangiare in una stanza senza poter vivere la quotidianità delle “amicizie” che il nostro servizio aveva cercato di costruire con tanta fatica al fine di creare “comunità”, una comunità che si ritrovava per le attività di gruppo dal canto, alla pet thérapy, dal giardinaggio, al laboratorio creativo, dal cinema, al laboratorio di cucina, dal nuovissimo angolo sportivo, alle apprezzate uscite con il pulmino, una comunità che ha perso tutta la “vita” che c’era per colpa di un nemico invisibile.
Ma, il nostro servizio non si è fatto abbattere e ci siamo inventate “Radio Serenità” che ha accompagnato i nostri ospiti, tutte le mattine per due ore, ricordando che giorno era, che santo si festeggiava, cosa era accaduto quel giorno nel mondo.
Abbiamo offerto inoltre ai nostri ospiti la possibilità di richiedere le loro canzoni preferite, le canzoni che ricordavano loro il primo amore o un particolare periodo della loro vita.
Con le videochiamate i nostri ospiti hanno raggiunto parenti ed amici imparando ad apprezzare la tecnologia. Vedere i figli e i nipoti, anche se attraverso uno schermo, li ha aiutati a superare almeno in parte la solitudine, certo il calore di un abbraccio è diverso, ma quanta emozione sui loro volti, quando potevano rivedere i loro cari.
Ad oggi abbiamo il piacere di aver fatto un altro passo avanti verso il ritorno alla “normalità”.
Con l’ultimo progetto Ri-incontriamoci, attraverso un mediatore (animatore/ASA), si programmano incontri tra gli ospiti e i parenti, che si ritrovano nel gazebo a vetri della struttura. Per la sicurezza e per mantenere il distanziamento sociale richiesto dalla normativa, gli incontri sono contingentati e seguono un protocollo di sicurezza stabilito dal direttore sanitario.
I nostri ospiti ormai hanno imparato a convivere con mascherine, guanti e gel sanificante, ma che emozione dopo mesi rivedere dal vivo i propri figli, anche se… gli abbracci sono ancora lontani.
Il Servizio Animazione